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Domenica 29 novembre a Siena, in contemporanea con tante altre iniziative in Italia e nel mondo, una manifestazione contro i cambiamenti climatici in occasione della Conferenza Mondialie di Parigi COP21.

Il 29 novembre mattina a Siena saranno organizzati un trekking urbano, una pedalata e una marcia per il clima, a cui hanno aderito tutte le più importanti associazioni ambientaliste della provincia. Alle ore 12 le iniziative si concluderanno con una confluenza in Piazza del Campo, per una foto coreografica ripresa dall'alto che sarà diffusa sui canali di informazione (info su www.sienaperilclima.it).

Il 29 novembre a Siena ci mobiliteremo per sostenere l'appello ad una giustizia climatica che la Coalizione Italiana per il Clima porterà al Summit ONU che si svolgerà a Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre 2015.

Il 29 novembre a Siena sfilerà il popolo sensibile che non si riconosce nelle politiche e nelle modalità di gestione del territorio e della società che inquinano e distruggono l'ambiente, il paesaggio, la naturalità e i valori diffusi, la qualità dei cibi, la dignità delle persone.

Il WWF non mancherà insieme a voi per dare un segnale forte che scuota le coscienze e ridia forza ai valori in cui crediamo.

Per la promozione e la partecipazione il WWF Siena sosterrà alcune spese (volantini, affissioni manifesti, stampa striscioni). E' possibile partecipare alle spese facendo una donazione libera sul sito di crowdfunding buonacausa.org/cause/siena-per-il-clima.

Appello per la giustizia climatica

Ecco l’appello per la giustizia climatica che la Coalizione Italiana per il Clima porterà al Summit ONU che si svolgerà a Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre 2015.

La Coalizione Italiana Clima chiede che dalla COP21 di Parigi scaturisca un accordo equo, legalmente vincolante, che consenta di limitare il riscaldamento globale legato alle attività umane ben al di sotto di 2°C (possibilmente 1,5°C) accelerando la transizione verso la decarbonizzazione e lo sviluppo sostenibile.

L’Accordo di Parigi deve porre le fondamenta per un mondo nel quale l’impatto delle attività umane non danneggi le basi della vita, nel quale le risorse naturali vengano usate in modo sostenibile e vengano distribuite in modo equo, nel quale gli “scarti” delle attività umane vengano minimizzati e non minino il funzionamento dei sistemi naturali.

L’Accordo di Parigi deve costituire un impegno per il mondo ad agire insieme, agire in fretta, agire in modo efficace. Il rispetto per la sovranità nazionale non deve limitare le ambizioni collettive, al contrario deve dare a ogni Paese maggiori responsabilità nel vincere una sfida dalla quale dipende la sopravvivenza del Pianeta come lo conosciamo e della stessa civilizzazione umana.

L’accordo di Parigi va ancorato alle indicazioni della Comunità scientifica e, quindi, alla necessità di iniziare da subito una traiettoria di rapido declino delle emissioni di gas serra, a cominciare dalla CO2.

L’accordo di Parigi deve essere equo, tenendo conto del principio delle responsabilità comuni ma differenziate e delle rispettive capacità, alla luce delle diverse circostanze nazionali; il principio di equità va applicato anche all’interno dei Paesi, favorendo una giusta transizione che garantisca migliori opportunità alle popolazioni povere o impoverite e un futuro alle persone e alle comunità colpite dagli impatti del cambiamento climatico.

L’accordo di Parigi deve anche sancire il principio dell’equità intergenerazionale, principio secondo cui il pianeta debba essere consegnato alle generazioni future in condizioni non peggiori rispetto a quelle in cui lo abbiamo ereditato.