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Per un ottimo riferimento bibliografico, sia per la guida alla costruzione e posizionamento dei nidi che per il loro impiego in agricoltura, rimandiamo al libro "Nidi Artificiali", di G.Premuda, B. Bedonni e F.Ballanti, Calderini Edagricole, Bologna.


PERCHÉ UN NIDO ARTIFICIALE?

Non è vero che tutti gli uccelli si costruiscono il nido sugli alberi! Ci sono specie che nidificano all'aperto ed altre che nidificano in cavità, uccelli che si costruiscono il nido ed uccelli che sfruttano il nido costruito da altri. La nidificazione è il momento più delicato ed importante per l'esistenza degli uccelli, poichè la sua buona riuscita permette la nascita di nuove generazioni che contrastano le perdite dovute a cause naturali o per mano dell'uomo. Per questo motivo, la fase della riproduzione è quella dove può rivelarsi maggiormente efficace la protezione dell'avifauna!
In natura molte specie di uccelli nidificano in cavità più o meno grandi talvolta situate nei tronchi degli alberi, fra le rocce o nelle mura di certe costruzioni. In questi luoghi la covata è più protetta dai predatori e dalle intemperie. Ci sono alcuni uccelli, come ad esempio i picchi, che sono in grado di scavarsi da soli un cavità nei tronchi d'albero. La maggior parte degli altri uccelli tutttavia deve accontentarsi di ciò che trova, sfruttando cavità naturali fra le rocce, oppure riusando cavità scavate dai picchi o altri animali.

UN AIUTO IMPORTANTE

L'uomo è l'unico fra gli animali capace di modificare profondamente e a proprio piacimento l'ambiente ed il paesaggio. Spesso (anzi, praticamente sempre, purtroppo) l'uomo si dimentica che al mondo esistono anche altre forme di vita che di solito - per vivere - chiedono solo un briciolo di buon senso e sensibilità nel modo di fare le cose. Ad oggi lo sviluppo dell'agricoltura intensiva (con l'uso di pesticidi irrorati), lo sfruttamento dei boschi da taglio e certe forme di ristrutturazione di vecchi poderi hanno comportato una drastica diminuzione delle aree e degli anfratti disponibili per la nidificazione di molte specie. A questa brutta situazione è possibile cercare di porre rimedio con l'impiego di nidi artificiali.

UN BENEFICIO PER TUTTO L'AMBIENTE: DAL GIARDINO ALL'IMPIEGO IN AGRICOLTURA

La costruzione e apposizione di una cassetta-nido nel giardino di casa, nei parchi pubblici o nei giardini delle scuole, è una indiscussa occasione di avvicinamento alla natura. Nei paesi Nord-europei, con una più consolidata cultura ambientale, la familiarità della gente con i nidi artificiali dimostra che l'impiego di questi oggetti è diventato una tradizione largamente diffusa in ogni strato sociale. Il nido artificiale può contribuire in modo importante ad un cambiamento di mentalità del singolo individuo nei confronti del rispetto dell'ambiente, che dovrebbe essere spontaneo, in modo molto più efficace di una qualunque legge imposta e punitiva.
Molti degli uccelli (ma anche pipistrelli, che però sono mammiferi) che nidificano in cavità sono mangiatori voraci di parassiti, piccoli roditori ed insetti nocivi alle colture. L'istallazione razionale di nidi artificiali nelle colture agricole a conduzione biologica, biodinamica o con i metodi della lotta ai parassiti guidata ed integrata, è una tecnica che offre molti vantaggi. In particolare, con un equilibrio naturale fra insetti e uccelli, studi scientifici hanno dimostrato che l'impiego di pesticidi (dannosi per l'ambiente e per la salute pubblica) possa essere notevolmente ridimensionato ccc.

 

ISTRUZIONI PER IL PROGETTO DI UN NIDO

La cassetta-nido in legno che vi proponiamo è un nido artificiale standard universale adattabile (variandone le dimensioni) a varie specie di uccelli. La costruzione è piuttosto semplice, e non richiede particolari attrezzi (bastano viti, un cacciavite, una sega, un trapano con alcuni accessori reperibili in ferramenta). Il nido è ottenibile a partire da una unica tavola!



TIPO DI LEGNO E SPESSORI

Il materiale da costruzione è il legno. Sono da preferirsi tavole in legno tenero, ad esempio quelle usate nell'edilizia, solitamente di abete. In riferimento alla figura a lato, la cosa più semplice è andare dal falegname e farsi preparare una tavola piallata larga A (per le dimensioni vedi sotto) e spessa dai 20 ai 25 mm. E' importante che non siano usati medio-denso (MD), truciolare, multistrato o compensato, poichè di scarsa resistenza all'umidità. La scelta di spessori inferiori ai 20 mm può causare una scarsa tenuta termica del nido (con possibile morte della nidiata per sbalzo termico), oltre che conferire alla struttura minore solidità e durevolezza.

DIMENSIONI E POSIZIONAMENTO

Le dimensioni del nido, così come il suo posizionamento, dipendono dalla specie di uccello. E' importante che le dimensioni siano abbastanza rispettate, poichè esse tengono conto di svariate esigenze, fra cui la dimensione del foro (che non deve essere nè troppo piccolo, nè troppo grande) e la distanza che la nidiata avrà da esso. Evitare in generale di esporre il nido verso nord. Per conoscere le dimensioni del nido e le raccomandazioni, selezionare la specie e le dimensioni della tavola qui sotto.

Selezionare la specie:

Indicare lo spessore della tavola:
Misure per i tagli:

A = mm. (Larghezza tavola)
B = mm.
C = mm.
D = mm.
E = mm.
F = mm. (diametro foro)
G = mm.
H = mm.
L = mm.


Lunghezza totale tavola = mm. (B+B+B+C+D+E incluso 5 tagli da 2 mm.)

Note:


Posizionare il nido a = metri da terra.

INDICAZIONI PER IL MONTAGGIO

Prima di procedere al montaggio vero e proprio, si consiglia di provare ad assemblare il nido senza viti per verificare e capire la sua semplice struttura. In riferimento alla figura al lato, il montaggio comincia attaccando la base alle pareti laterali (lato des. e lato sin.). Sistemare la base su un piano di lavoro e posizionare le pareti verticali laterali. Segnare con una matita il posizionamento delle viti sulla parte bassa delle pareti laterali, prevedendo che ogni vite debba penetrare nel legno della base (se lo spessore delle tavole è 20 mm, praticare i segni a circa 10mm dal fondo). In corrispondenza dei segni è ora possibile praticare sulle pareti laterali un piccolo foro con il trapano (forare completamente la tavola), usando una punta di diametro uguale o leggermente inferiore a quello delle viti. A questo punto riposizionare i pezzi, facendo attenzione al loro corretto allineamento ed avvitarli. Si consiglia di usare viti in acciaio inossidabile. Procedendo come sopra, adesso attaccare il retro ed il fronte ai tre pezzi già montati. Per il montaggio del tetto, attaccarlo con una semplice ceniera (meglio in ottone, o in acciaio) al retro del nido, in modo che esso sia apribile dall'alto (per la pulizia del nido). Per evitare l'indesiderata apertura del nido durante la nidificazione, è consigliabile piantare due occhielli in modo da tener il tetto ben chiuso (con un fil di ferro, o una o una cordicella sintetica, vedi figura). Una volta completato il montaggio del tetto, ritagliare un foglio di carta catramata (più carina se ardesiata verde o color mattone), in modo che sporga 10 mm da ogni lato (vedi figura) e che copra la testa della tavola usata per il retro del nido. Il foglio è semplicemente appoggiato sul tetto, mentre è fissato con piccole viti al retro del nido (vedi figura). Il foglio è infine tenuto fermo dal listello di supporto, che va fissato per ultimo. Il listello di supporto del nido è il pezzo che serve per il posizionamento del nido sull'albero o sulla parete di una casa. Completato il montaggio del nido, è consigliabile trattarlo con un impregannte all'acqua, facendo attenzione di trattare solamente le pareti esterne del nido.

BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA

"Nidi Artificiali", di G.Premuda, B. Bedonni e F.Ballanti, Calderini Edagricole, Bologna.