Un progetto strategicamente inconsistente e dal sapore fortemente speculativo
Legambiente, Italia Nostra ed il WWF ribadiscono la loro contrarietà all’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano, che comprometterebbe irrimediabilmente il delicato contesto ambientale e paesaggistico della piana di Rosia nel Comune di Sovicille dove esiste una delle più alte concentrazioni di siti medioevali di interesse storico-artistico d'Italia.
Le nostre Associazioni ricordano che il piccolo aeroporto di Ampugnano si colloca immediatamente a ridosso dell’area di affioramento dell’acquifero del Luco, considerato uno dei più importanti serbatoi naturali di acqua della Toscana meridionale. L’area maggiormente interessata dall’espansione dell’aeroporto comprende la Montagnola Senese e le valli dei fiumi Farma e Merse, rappresentando un raro complesso naturale continuo ed esteso che vede la presenza di ben quattro Riserve Naturali Regionali, una Riserva Statale e ben quattro Siti di Importanza Comunitaria (SIC). Oltre 36.000 ettari di boschi, alvei fluviali, praterie e aree agricole tradizionali; zone in cui l’attività umana si è mantenuta a livelli che hanno permesso la conservazione di un numero di specie e di habitat fra i più elevati d’Italia. In questo contesto si è sviluppata una qualificata attività di turismo rurale, che ha portato al recupero e alla valorizzazione delle case torri, delle ville e dei casali, attirando da tutto il mondo visitatori che qui cercano la bellezza e la tranquillità.
Il Comitato contro l’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano, che le nostre Associazioni hanno promosso e appoggiato, ha avuto il merito di aver dimostrato alla cittadinanza quanto debole fosse l’impostazione di chi proponeva l’ampliamento sulla base di un'idea astratta ed anacronistica di “sviluppo”, che non tiene debitamente conto del contesto economico, ambientale, infrastrutturale, paesaggistico e sociale della realtà senese. Le forze che sostengono l'ampliamento dell'aeroporto sono fuori dalla storia: chiuse alle nuove sensibilità; prigioniere di vecchie logiche sorde verso le concezioni di un'economia che non si può basare solo su uno sviluppo fine a se stesso; incapaci di accettare e far proprio il paradigma di uno sviluppo che contempli anche azioni virtuose per l'ambiente.
Contribuire a disperdere questo grande patrimonio dell’umanità, a fronte di un progetto strategicamente inconsistente e dal sapore fortemente speculativo, è un nonsenso inaccettabile che contraddice i più moderni orientamenti sul turismo sostenibile, sul risparmio energetico e delle risorse in generale, incluso il consumo di territorio. Per di più, la procedura di privatizzazione dello scalo senese è ad oggi oggetto di indagine da parte della magistratura per presunte gravi irregolarità. L'ampliamento di Ampugnano risulta quindi una scelta incomprensibile, visto anche il modesto bacino d'utenza locale e la dotazione regionale di ben tre aeroporti, fra cui quello di Pisa già aperto a rotte internazionali.