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Da Cancun a Firenze, per la giustizia ambientale, climatica e per il diritto all’acqua

Sabato 4 dicembre 2010 saremo a Firenze davanti alla Regione Toscana perché l'acqua è un "bene comune" globale - oggi minacciato dalle privatizzazioni, dall'inquinamento, dal cambiamento climatico - ma le scelte politiche di governo dell'acqua vengono prese anche su base regionale.
- Chiediamo al Presidente Rossi, alla giunta e al Consiglio regionale se il nuovo "commissario" regionale dell'acqua sarà una soluzione transitoria (in vista di una legge sull'acqua pubblica) o una specie di Podestà, chiamato a decidere al posto dei Comuni e dei cittadini e intenzionato ad agevolare i processi di privatizzazione.
- Chiediamo se la nuova legge toscana tratterà l'acqua come un mero "bene economico" da privatizzare o come un bene da tutelare e da garantire a tutti, fuori dal mercato e da ogni logica di profitto.
- Chiediamo alla Regione se vuol star a fianco dei cittadini che chiedono la "moratoria" dei processi di privatizzazione e della soppressione degli ATO al 31/12/2010 (impedendo che nuovi privati entrino nelle società di gestione dell'acqua, prima dello svolgimento del Referendum), oppure a fianco del governo, privatizzando definitivamente anche l’ultima azienda a completo capitale pubblico della Toscana - Gaia SpA (ATO1 Toscana Nord – Prov. di Lucca – Prov. di Massa Carrara e Montagna Pistoiese)
- Chiediamo se la Regione sta progettando un unico Ato regionale al fine di costruire un unico soggetto gestore regionale, che dell'acqua faccia un business, oppure se vuole che l'acqua sia pubblica e gestita con la partecipazione dei consigli comunali, dei cittadini e dei lavoratori, ripubblicizzando la sfera decisionale, come sostengono un milione e 400 mila cittadini che hanno firmato a favore del Referendum che si terrà nella prossima primavera.
- Chiediamo alla regione toscana se l'acqua è un corpo naturale da usare come discarica (acque reflue immesse nei fiumi senza depurazione) e da inquinare in modo massiccio (come nel caso dell'Amiata) oppure una risorsa naturale da tutelare anche per le future generazioni nella sua qualità, preservando anche l'integrità del ciclo idrologico.
- Chiediamo alla regione toscana se le tariffe che i cittadini pagano in bolletta debbano essere ancora calcolate sul singolo punto di erogazione o più equamente in riferimento agli abitanti conviventi in ciascuna unità immobiliare. Per quanto tempo ancora dovremo inoltre tollerare incrementi di costi sulla prima fascia di consumo agevolato invece di penalizzare chi l’acqua la spreca. E chiediamo ancora se non è giunto il momento di dire basta ai continui balzelli in bolletta (es. anticipi cauzionali), strumenti per fare cassa da parte delle SpA di gestione, discriminando sempre ed a dismisura i Cittadini più deboli.